‘A crisommola, frutto d’oro

Nel V secolo, i greci provenienti dall’Eubea il primo nucleo della città, portando con loro anche la propria lingua. La lingua napoletana, crogiuolo di tante lingue diverse legate alle varie dominazioni subite, non poteva essere scevra della melodiosa lingua greca degli Eubei. Al greco dobbiamo molti termini e, tra questi, anche quello che designa l’albicocca.

Sebbene in napoletano moderno si utilizzi una versione dialettale del termine italiano, in realtà nella lingua napoletana c’è un vocabolo specifico per questo frutto ed è crisommola. Il termine viene direttamente dal greco chrysoun melon, cioè “frutto d’oro”, chiamato così grazie al suo colore dorato che, con la luce del sole tra gli alberi, trasformava questi dolcissimi frutti in vere e proprie pepite d’oro da gustare.

Gioia Nasti
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