CHI SE SOSE ‘E MATINA S’ABBUSCA ‘O CARLINO, CHI SE SOSE ‘A JUORNO S’ABBUSCA ‘NU CUORNO

(TRAD.: Chi si alza di mattina presto guadagna un carlino, chi si alza tardi non guadagna nulla)

Avendo una tabaccheria da gestire, mio padre si svegliava la mattina alle 5.30 perché alle 6.45 il negozio doveva essere aperto per tutti quelli che, prima di andare a lavoro, si fermavano per le sigarette, i cioccolatini, una merenda veloce… Anche dopo essere andato in pensione, mio padre ha continuato ad alzarsi allo stesso orario, anche se ormai non ce ne era più bisogno. Era quindi inconcepibile per lui oziare a letto più del dovuto e soprattutto alzarsi a mattinata inoltrata, come, di tanto in tanto, facevo io (vedi il proverbio “‘A merla cecata…”).

Questo proverbio esprime tutta l’operosità del napoletano (checché ne dicano i detrattori della città e dei suoi cittadini) il quale capisce benissimo che, alzandosi presto, può lavorare di più e quindi guadagnare di più, mentre, svegliandosi tardi, rischia di perdere gran parte del guadagno delle ore che invece ha dedicato al sonno. Vale anche per chi ha diverse commissioni da fare: se ci si alza presto, si è in grado di farle tutte, altrimenti molte restano inevase.

Gioia Nasti
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